LO STRESS FA INGRASSARE O DIMAGRIRE?

La placida stagione estiva ormai è agli sgoccioli e tra pochissimi giorni inizierà per tutti il solito tran tran con ritmi serrati e impegni continui, soprattutto per i genitori che dovranno destreggiarsi tra lavoro, casa, scuole, vari sport, dentisti, catechismo, lezioni di musica, riunioni a scuola e chi più ne ha più ne metta. Siamo pronti per tutto questo? Che lo vogliate o no, è tutto lì ad aspettarci. Quindi armiamoci di santa pazienza e affrontiamo questo lungo inverno che ci aspetta, anche perché sappiate che lo stress fa ingrassare!!! Il dottore Claudio Mustich, biologo nutrizionista, ci spiega perché lo stress è un “ottimo alleato” per mettere su gli odiosi chili di troppo e ci dà qualche utile consiglio alimentare.

“Lo stress fa ingrassare o dimagrire? E’ una domanda domanda molto frequente. L’ormone dello stress è il CORTISOLO, che viene prodotto dalle ghiandole surrenali e la sua secrezione aumenta in condizioni di fatica psicologica o fisica, comprese tutte quelle situazioni di pressione quotidiana.

Lo stress costante e ripetuto fa sì che la produzione di cortisolo sia altrettanto continua e non venga bilanciata dall’azione di altri ormoni: la conseguenza è un aumento degli zuccheri nel sangue. Ciò può comportare dei danni anche seri per l’organismo come l’insulino-resistenza, un abbassamento delle difese immunitarie, una riduzione della funzione tiroidea, oltre che un generale senso di frustrazione, ansia e irritabilità.

In che modo, allora, l’aumento degli zuccheri nel sangue causato dal cortisolo impatta sulla forma fisica? L’eccesso di queste sostanze fa sì che l’organismo non attinga energie dal tessuto adiposo, ma piuttosto vada a trasformare l’abbondanza di zuccheri in ulteriori riserve di grasso. Questa è la ragione per cui si dice che lo stress fa ingrassare: un eccesso di cortisolo ha come conseguenza proprio un aumento del grasso a livello dell’addome e rende piuttosto difficile dimagrire nel periodi di stress.

Se lo stress, tramite il cortisolo, non rende la vita facile a chi vorrebbe dimagrire, è importante soffermarsi anche su un altro aspetto legato alle conseguenze di questa condizione instabile e ansiosa: c’è, infatti, chi tende a mangiare di più, chi invece fugge il cibo e, al contrario, accompagna all’irritabilità e all’angoscia un senso di nausea.

È nuovamente “colpa” di un ormone, in questo caso l’INSULINA: il nostro organismo, infatti, reagisce allo stress come se fosse sotto attacco, ragion per cui rilascia glucosio nel sangue, carburante veloce da impiegare per i muscoli che si predispongono a reagire in fretta al pericolo. In realtà, non abbiamo bisogno di quell’energia perché la minaccia non è reale, ma il pancreas secerne ugualmente l’insulina che, a sua volta, determina un utilizzo rapido del glucosio da parte dei tessuti. Il risultato è che a poche ore dal pasto, generalmente 2 o 3, ci troviamo in una situazione di ipoglicemia che ci fa percepire nuovamente il senso di fame, per cui torniamo a mangiare, dando avvio a un vero e proprio circolo vizioso.

Altra conseguenza indiretta dello stress che ci porta ad ingrassare è il fatto che ci fa dormire di meno, si tende a bruciare di meno e quindi, ad accumulare di più: una condizione che sul lungo termine, può portare appunto ad ingrassare.

Come se non bastasse, quando siamo stressati abbiamo una maggiore attrazione verso cibi come salsicce, hamburger, cioccolato e pizza. È il concetto di “comfort food” che ci porta a cercare nel piatto una forma di consolazione alle difficoltà che stiamo affrontando al lavoro, o nella vita quotidiana.

Non sempre, però, è possibile, ma l’alimentazione può venirci in soccorso: esistono, infatti, alcuni cibi “contro lo stress” per cui il suggerimento è di inserirli nella lista della spesa quando ci rendiamo conto che stiamo attraversando un periodo particolarmente faticoso. Qualche esempio? Lo yogurt aiuta la regolarità intestinale, ma possono essere utili anche le crucifere, la frutta secca, il pesce, soprattutto quello ricco di omega-3. Tra le bevande, invece, si può optare per tè verde, o tisane, in particolare quelle a base di alloro, o di finocchio”.

Dott. Claudio Mustich, biologo nutrizionista