VIAGGIARE INSEGNA AD APRIRSI A NUOVE CULTURE. BIMBI PRONTI A TUTTO: ANCHE AL SUSHI!

Portare con sé tanta voglia di scoprire culture nuove; lasciare a casa ogni tipo pregiudizio; sapersi adattare e cercare di cogliere il bello in qualsiasi esperienza; cercare di far parte della cultura locale per esserne avvolti totalmente: è tutto quello che di più importante portiamo con noi in valigia ad ogni nostro viaggio. Un atteggiamento che naturalmente mettiamo in pratica anche nella nostra quotidianità, ma soprattutto quando viaggiamo cerchiamo di tenerlo sempre bene a mente per “…accettare gli altri non solo per quello che sono, ma anche per quello che non potranno mai essere, a conoscere di cosa siamo capaci, a sentirsi parte di una famiglia oltre frontiere, oltre confini, oltre tradizioni e cultura, viaggiare insegna a essere oltre…” (Gio Evan).

Scoprire nuovi luoghi, culture e modi di vivere totalmente differenti dai nostri, toccare con mano realtà nuove, vivere esperienze, provare cibi, odori, colori: sono la ricchezza più grande che possiamo lasciare ai nostri bambini. Pietro e Vittoria, abituati a viaggiare sin da piccolissimi, hanno sviluppato un’apertura innata verso le novità: si buttano a capofitto in nuove esperienze, adorano assaggiare tutto, provare ciò che gli è sconosciuto.

Anche una semplice serata al ristorante giapponese si è rivelata un’occasione di scoperta: hanno assaggiato ogni portata (anche quelle più particolari), hanno insistito per mangiare con le bacchette trovando ogni volta soluzioni differenti e senza mai gettare la spugna cedendo alla forchetta, hanno scoperto che hanno un nuovo piatto preferito: i ravioli al vapore 🙂 ! Una serata semplice, piacevole che ci ha resi orgogliosi come genitori per questa eredità preziosa che stiamo cercando di donargli: avere una mente aperta e una grande sensibilità, comprendere che il mondo non è il giardino davanti casa (o comunque non solo quello), capire che siamo tutti diversi, ma tutti uguali.

“…viaggiate
che sennò poi finite per credere
che siete fatti solo per un panorama
e invece dentro voi
esistono paesaggi meravigliosi
ancora da visitare”.
Gio Evan