MASSERIA DIDATTICA, QUANDO LA NATURA SALE IN CATTEDRA.

CAROVIGNO – Scoprire i segreti della natura. Inebriarsi del profumo delle erbe aromatiche. Seguire il ciclo dell’olio e del latte. Assaporare la storia dei luoghi. Godere di quella ospitalità ormai perduta: le masserie rappresentano un patrimonio culturale immenso da tramandare alle nuove generazioni, un luogo in grado di creare un bellissimo legame con il mondo rurale in cui l’agricoltore narra le esperienze legate alla cultura antica tradizionale. Nella fattoria didattica è la natura che sale in cattedra per fare scuola a grandi e piccini nei laboratori all’aperto, dove si educano i sensi a godere dei sapori dimenticati.

La nostra Pasquetta 2019 è trascorsa proprio così a Masseria Correo (Carovigno) che, per l’occasione, si è vestita a festa per offrire ai propri ospiti un programma speciale di laboratori didattici, percorsi naturalistici e degustazioni di prodotti enogastronomici. Per un’intera giornata abbiamo avuto la possibilità di vivere in prima persona le attività tipiche che si svolgono all’interno di questi baluardi di autenticità e tradizioni. Un’occasione per stimolare il consumo di prodotti a km zero e sostenere il mercato agroalimentare e zootecnico con la promozione dei prodotti a marchio Puglia.  

Al nostro arrivo siamo stati accolti dai proprietari della Masseria Correo che ci hanno assegnato un cartellino distintivo (guarda caso ci è capitato quello dei maialini) per poter poi dividere in gruppi gli ospiti e seguire il programma della giornata.

Dopo aver fatto un giretto perlustrativo con i bambini che hanno fatto subito amicizia con gli asinelli, ci siamo recati nella zona adibita per il pranzo. Capocollo e salsicce alla brace e ricche tavolate con prelibatezze preparate con i prodotti dell’azienda: ricotta, formaggi, polpette, braciole, focacce di ogni tipo, tarallini. Buoni, genuini e di qualità!

Dopo il pranzo un bel giro nella fattoria per avvicinare e conoscere tutti gli animali con le loro caratteristiche, abitudini ed esigenze: cavalli, puledri, maiali, caprette, pecore, mucche, asini. Un percorso che i bambini hanno vissuto tutto il tempo con occhi sgranati dallo stupore e con domande e curiosità  di ogni tipo, a cui le operatrici hanno risposto con disponibilità e gentilezza.

Poi un giro col carretto per vedere i terreni di proprietà dell’azienda, una superficie di circa 30 ettari tra oliveti e terreni dedicati al pascolo degli animali. Infine il laboratorio per creare il formaggio che poi abbiamo portato a casa: ed ecco la magia del latte che diventa cagliata. Ci siamo tutti divertiti, grandi e piccini, a sporcarci le mani e sentirci, per un giorno, dei veri casari!

Era il 1961 quando “nonno Ciccio”, già agricoltore e allevatore, acquistò il corpo edilizio della masseria Correo con pochi terreni limitrofi. Un ristretto allevamento che poi è cresciuto grazie alla volontà dei figli che, negli anni ’80, hanno deciso di incrementare sempre più quella che era una piccola realtà produttiva. Col tempo anche Donato e Liviana sono riusciti a tramandare l’entusiasmo del loro lavoro ai figli: Francesco e Maria. Questi ultimi, oggi, insieme ai rispettivi coniugi, collaborano nell’attività produttiva della loro azienda agricola.

Insomma le antiche masserie mostrano un pezzo della nostra storia, responsabilizzando la pratica agricola e assegnandole un ruolo pedagogico: ad esse il compito di “fare scuola” a piccoli e grandi attraverso la promozione dei valori legati all’ambiente, all’alimentazione sana e consapevole.  

Per tutte le informazioni necessarie non esitate a contattare Masseria Correo, ecco il link della pagina facebook:
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ed ecco il link del sito web:
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